PeterPan71 ha scritto:Quando mi ritrovo solo con me stesso, forse iniziano i problemi più grossi. Il dovermi confrontarmi con la mia anima, con il mio pensiero, il dover accettare senza poter combattere. Inevitabilmente finisco col piangermi addosso su quanto la vita sia stata ingiusta con me, senza meritarlo.
Questo Peter credo sia proprio sbagliato. Posto che la vita può essere giusta o ingiusta, sentirsi sfortunati e vittime credo sia controproducente.
PeterPan71 ha scritto:Mi ritengo una persona giusta, buona, per riallacciarmi ad un altro post anche sincero e semplice, allora la domanda nasce spontanea, perchè.
Io mi ritengo giusto (almeno nelle aspirazioni) ma sicuramente non buono, nè tantomeno sincero. Semplice assolutamente per nulla. E' giusto chiedersi il perchè dei propri problemi, ma credo che farlo nel senso di "perchè a me? E' una disgrazia che non merito!" significhi invece farsi del male.
PeterPan71 ha scritto:Senza tutto questo potrei essere e fare solo del bene, però poi mi rendo conto che forse sono così proprio perchè eritrofobico ed iperidrodico, magari se non avessi queste limitazioni sarei diventato uno spietato, crudele, mah chi lo sà.
Io penso che inconsciamente ci sia quest'idea sotto: dico spesso che l' "eritro" arriva proprio per stroncare un qualcosa che ci fa paura (tipicamente l'esibizionismo, ma forse temiamo anche di far del male agli altri: senz'altro a me, eritro o no, è stata inculcata questa paura da bambino).
Abax